05/10/12

PSV - NAPOLI, L'ANALISI


Eindhoven. Nell’avveniristico Philips Stadium il Napoli affronta il Psv nella seconda giornata di Europa League. Mazzarri schiera il Napoli-B già visto con l’Aik, rispetto alla gara di Genova contro la Sampdoria cambia 10 giocatori su 11, dei titolari c’è il solo Cannavaro, ma guai a parlare di titolarissimi al tecnico toscano in questi giorni.
Ampio turn over. Advocatt schiera il consueto 4-3-3  e la miglior formazione possibile. Il Napoli affronta gli olandesi con un ampio turn-over: Rosati tra i pali, Fernandez gioca da centrale con Cannavaro sul centrodestra e Aronica sul centrosinistra, Mesto e Dossena sulle fasce, centrocampo con Donadel, Dzemaili ed Al Kaddouri a supportare Insigne e Vargas.
Sono circa 1000 i tifosi napoletani giunti in Olanda, i supporter dell’Endhoven mostrano bandiere raffiguranti Romario e altri grandi campioni che hanno fatto la storia del Psv, gli olandesi stasera non fanno sconti.  Dopo un minuto brutto intervento di El Kaddouri su Van Bommel, il giocatore belga di origini marocchine, in campo per sostituire Hamsik, si fa subito ammonire, e subito si capisce che per il Napoli non è serata. Al’3 Lens sulla sinistra da palla a Toivonen, Rosati allontana. Il Napoli prova a rispondere con Insigne, che dalla sinistra si accentra e prova un tiro a giro sul secondo palo, Waterman blocca. Al’ 6 cross dalla sinistra di Mertens, e la difesa del Napoli è costretta agli straordinari su Taivonen, autore della doppietta contro l’Ajax nella supercoppa d’Olanda. Continua il pressing molto alto del Psv, il Napoli è tutto in una conclusione da fuori area di Dzemaili che di sinistro non centra la porta. Fernandez in difesa sembra tutt’altro che sicuro, soffre terribilmente la velocità delle punte esterne del Psv, e viene graziato dall’arbitro dopo un intervento scomposto in area di rigore. Quello degli olandesi è un assedio: ci provano prima con  Hutchinson , poi con Van Bommel, Rosati si salva.
Lens e Martens. Al’18 Il Psv lancia palla dalla propria metà campo, scellerata uscita di Rosati, che prova ad entrare di testa sul pallone scontrandosi con Fernandez, Lens può appoggiare comodamente la palla in rete, è l’1-0 per il  Psv , il Napoli è scosso. Al ’34 ci riprova Taivonen, Rosati para. Il raddoppio degli olandesi arriva al ’41: bellissima azione di Narsingh sulla destra, palla al centro e goal di Mertens che tira di prima anticipando Cannavaro.
La Ripresa. Nel secondo tempo Mazzarri inserisce immediatamente Cavani al posto di El Kaddouiri, ma la musica cambia poco. Le ali del Psv Lens e Mertens, sono troppo veloci per i difensori azzurri. Sfondo di Lens sulla destra, palla in mezzo, Fernandez mette in calcio d’angolo, sugli sviluppi del corner Marcelo di testa manca di poco il bersaglio. Il Napoli è nervoso, Dossena si fa ammonire scagliando una palla uscita dal campo in malo modo. Al’52 da un calcio d’angolo di Martens, arriva il 3-0 di Marcelo, dimenticato per la seconda volta in area di rigore. Mazzarri inserisce anche Pandev, al posto di Insigne, e al’71  Dossena per Zuniga. Cannavaro, chiude per l’ennesima volta su Mertens, all’83 viene ammonito, ma il capitano è l’unico del Napoli a meritare la sufficienza in terra d’Olanda. Il resto è una pioggia di cartellini gialli: all’85 è ammonito Mesto per proteste dopo un fallo su Lens,  poi tocca anche a Pandev. All’87, dopo una prova incolore, giallo anche per Cavani che interviene sempre su Lens per frustrazione. Tocca ad Aronica conquistare l’ottavo cartellino giallo della serata nera del Napoli.
Scelte obbligate. Resta il rammarico di non aver potuto affrontare questo Psv con la formazione titolare. Quella delle “seconde linee” è una scelta necessaria da parte della società e di Mazzarri, indispensabile per far fronte sia al campionato che all’Europa, soprattutto quando si è costretti a scendere in campo ogni tre giorni.
In Italia e in Europa. Il Napoli, primo in classifica con la Juventus, delude sul piano del gioco proprio come i bianconeri in champions contro lo Shakhtar (che non hanno praticato il turn over). Questo è sintomatico di quanto l’Europa sia diversa dal campionato italiano, soprattutto quando si affrontano squadre dotate di qualità e organizzazione tattica. La differenza nel caso del caso del Napoli è che i 1000 tifosi che hanno raggiunto Eindhoven tra tante difficoltà non sono stati ripagati da una grande prestazione, a fronte di uno Juventus Stadium che si presentava semi-vuoto al debutto in Champions League.


s.c.

Nessun commento:

Posta un commento