Eindhoven.
Nell’avveniristico Philips Stadium il Napoli affronta il Psv nella seconda
giornata di Europa League. Mazzarri schiera il Napoli-B già visto con l’Aik,
rispetto alla gara di Genova contro la Sampdoria cambia 10 giocatori su 11, dei
titolari c’è il solo Cannavaro, ma guai a parlare di titolarissimi al tecnico
toscano in questi giorni.
Ampio turn over. Advocatt schiera il consueto 4-3-3 e la miglior formazione possibile. Il Napoli
affronta gli olandesi con un ampio turn-over: Rosati tra i pali, Fernandez
gioca da centrale con Cannavaro sul centrodestra e Aronica sul centrosinistra,
Mesto e Dossena sulle fasce, centrocampo con Donadel, Dzemaili ed Al Kaddouri a
supportare Insigne e Vargas.
Sono
circa 1000 i tifosi napoletani giunti in Olanda, i supporter dell’Endhoven
mostrano bandiere raffiguranti Romario e altri grandi campioni che hanno fatto
la storia del Psv, gli olandesi stasera non fanno sconti. Dopo un minuto brutto intervento di El
Kaddouri su Van Bommel, il giocatore belga di origini marocchine, in campo per
sostituire Hamsik, si fa subito ammonire, e subito si capisce che per il Napoli
non è serata. Al’3 Lens sulla sinistra da palla a Toivonen, Rosati allontana. Il
Napoli prova a rispondere con Insigne, che dalla sinistra si accentra e prova
un tiro a giro sul secondo palo, Waterman blocca. Al’ 6 cross dalla sinistra di
Mertens, e la difesa del Napoli è costretta agli straordinari su Taivonen,
autore della doppietta contro l’Ajax nella supercoppa d’Olanda. Continua il
pressing molto alto del Psv, il Napoli è tutto in una conclusione da fuori area
di Dzemaili che di sinistro non centra la porta. Fernandez in difesa sembra
tutt’altro che sicuro, soffre terribilmente la velocità delle punte esterne del
Psv, e viene graziato dall’arbitro dopo un intervento scomposto in area di
rigore. Quello degli olandesi è un assedio: ci provano prima con Hutchinson , poi con Van Bommel, Rosati si
salva.
Lens e Martens. Al’18 Il Psv lancia palla dalla propria
metà campo, scellerata uscita di Rosati, che prova ad entrare di testa sul
pallone scontrandosi con Fernandez, Lens può appoggiare comodamente la palla in
rete, è l’1-0 per il Psv , il Napoli è
scosso. Al ’34 ci riprova Taivonen, Rosati para. Il raddoppio degli olandesi
arriva al ’41: bellissima azione di Narsingh sulla destra, palla al centro e
goal di Mertens che tira di prima anticipando Cannavaro.
La Ripresa. Nel secondo tempo Mazzarri inserisce
immediatamente Cavani al posto di El Kaddouiri, ma la musica cambia poco. Le
ali del Psv Lens e Mertens, sono troppo veloci per i difensori azzurri. Sfondo
di Lens sulla destra, palla in mezzo, Fernandez mette in calcio d’angolo, sugli
sviluppi del corner Marcelo di testa manca di poco il bersaglio. Il Napoli è
nervoso, Dossena si fa ammonire scagliando una palla uscita dal campo in malo
modo. Al’52 da un calcio d’angolo di Martens, arriva il 3-0 di Marcelo,
dimenticato per la seconda volta in area di rigore. Mazzarri inserisce anche
Pandev, al posto di Insigne, e al’71 Dossena per Zuniga. Cannavaro, chiude per
l’ennesima volta su Mertens, all’83 viene ammonito, ma il capitano è l’unico
del Napoli a meritare la sufficienza in terra d’Olanda. Il resto è una pioggia
di cartellini gialli: all’85 è ammonito Mesto per proteste dopo un fallo su
Lens, poi tocca anche a Pandev. All’87,
dopo una prova incolore, giallo anche per Cavani che interviene sempre su Lens
per frustrazione. Tocca ad Aronica conquistare l’ottavo cartellino giallo della
serata nera del Napoli.
Scelte obbligate. Resta il rammarico di non aver potuto
affrontare questo Psv con la formazione titolare. Quella delle “seconde linee”
è una scelta necessaria da parte della società e di Mazzarri, indispensabile
per far fronte sia al campionato che all’Europa, soprattutto quando si è
costretti a scendere in campo ogni tre giorni.
In Italia e in Europa. Il Napoli, primo in classifica con la
Juventus, delude sul piano del gioco proprio come i bianconeri in champions
contro lo Shakhtar (che non hanno praticato il turn over). Questo è sintomatico
di quanto l’Europa sia diversa dal campionato italiano, soprattutto quando si
affrontano squadre dotate di qualità e organizzazione tattica. La differenza
nel caso del caso del Napoli è che i 1000 tifosi che hanno raggiunto Eindhoven
tra tante difficoltà non sono stati ripagati da una grande prestazione, a
fronte di uno Juventus Stadium che si presentava semi-vuoto al debutto in
Champions League.
s.c.
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