05/10/12

TROPPO BRUTTO PER ESSERE VERO


Una serata da dimenticare. Tutti hanno commentato così la disfatta degli azzurri contro il Psv. Tuttavia gli errori e le figuracce possono rappresentare un momento di riflessione sullo stato della squadra, sul gioco, sull'offensività della manovra. Al di là degli errori commessi dai singoli, è emerso ancora una volta un atteggiamento troppo rinunciatario, legato ad un modulo il 3-5-2 che non agevola sicuramente l'obiettivo di un calcio ragionato ed avvolgente. Nella tre giorni di Europa, solo le squadre italiane si sono presentate con uno schema tattico a tre difensori, il quale porta inevitabilmente alla rinuncia di due calciatori alla fase offensiva. Mazzarri ha sempre privilegiato gli equilibri, anteposto il ritmo alla tecnica e rinunciato a giocatori dai piedi buoni. Ieri i limiti insiti in uno schieramento di questo tipo si sono palesati con una ferocia inaspettata. Gli esterni, da una parte Mesto e dall'altra Dossena, si sono dimostrati più terzini che esterni di fascia ed incapaci di accompagnare l'azione offensiva e supportare il centrocampo. Donadel è apparso ancora fuori condizione così come El Kaddouri. Ma la formazione presentava lacune soprattutto per quel che riguarda l'impostazione del gioco: a chi era affidato il compito di iniziare l'azione?. Ed inoltre, chi doveva partecipare alla fase offensiva?. Misteri irrisolti che si ripresenteranno ogni qual volta la condizione atletica nn consentirà di sostenere ritmi elevati, ed a quel punto la tecnica vorrà la sua parte, specie in mezzo al campo.


p.d.d.

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