p.d.d.
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23/10/12
JUVE - NAPOLI, COSA HA DETTO IL CAMPO
La maggior parte degli addetti ai lavori ha definito la partita di sabato contro la Juventus una brutta gara, non all'altezza delle aspettative sia dalla parte dei bianconeri che degli azzurri. I tifosi al contrario hanno concentrato la loro attenzione su altri aspetti, quali le vicende di razzismo messe in atto dai supporters della "vecchia signora" e dai giornalisti piemontesi, sviando dai problemi di una squadra, che con un po' di analisi emergono in tutta la loro prepotenza. Se non fosse per la punizione di Cavani, il Napoli avrebbe effettuato 0 tiri in porta nell'intero arco della partita. Poche azioni offensive messe in atto dalla squadra di Mazzarri, che in conferenza ha parlato di calcio propositivo. In fase attiva, il numero di calciatori partecipante è sempre esiguo; oltre ai tre attaccanti gli esterni difficilmente accompagnano l'azione e quando lo fanno non riescono ad apportare alcun contributo qualitativo. I centrocampisti centrali sono per lo più di rottura, e la difesa a tre inevitabilmente sottrae un calciatore alla fase offensiva. Sabato sera, anche l'avversario non ha destato grande impressione, ed alla fine il risultato di pareggio a reti bianche sarebbe stato il più giusto. Questo non toglie tuttavia le criticità di una squadra abituata al contrattacco e poco alla manovra e che in estate ha privilegiato, in sede di campagna acquisti, i muscoli alla tecnica. Poca qualità a centrocampo, quasi inesistente nei 4 esterni a disposizione. Forse al di là degli eventi,seppur spiacevoli, legati alla scarsa coesione nazionale, la società Napoli inizi a valutare le proprie scelte.
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