26/10/12

EUROPA LEAGUE: IL NAPOLI CADE ANCHE IN UCRAINA


DNIPROPETROVSK. Il Napoli in Ucraina affronta il Dnipro nella terza giornata di Europa League. Mazzarri non contento della lezione di Eindhoven rinuncia ai titolari riproponendo il Napoli-B con un inedito 3-4-2-1: Rosati tra i pali; Gamberini Fernandez e Aronica nella difesa a tre; Dossena e Mesto sugli esterni, al centro con Dzemaili e Donadel; Zuniga e Insigne a sostenere Vargas.
Stesso film di Eindhoven. Quello che va in scena è lo stesso film visto con Il Psv. Dopo un minuto il Napoli è già sotto: punizione di Rotan, e Fedetskyi nella mischia batte Rosati. Al ‘9 ci prova Insigne, ma  la palla va alta.
Insigne e Vargas non pungono. A Lorenzo mancano i rifornimenti, e il talento di Frattamaggiore non può dimostrare il suo valore solo in situazioni del genere. Non è supportato dalla squadra titolare, e per giunta in una competizione europea dove si affrontano squadre ben organizzate sul piano del gioco. Vargas dal canto suo è totalmente impalpabile.
Incertezze sulle palle inattive. Il Dnipro si schiera con un 4-4-2 e gioca un ottimo calcio anche a livello di intensità. Al’34 calcio di punizione di Rotan sul secondo palo, la palla va fuori di poco. Una cosa è certa anche il Napoli-B come il Napoli-A soffre terribilmente sulle palle inattive. Al’37 Fernandez fa da torre ad Insigne che di testa insacca in posizione irregolare. Al’41 gli ucraini fanno 2-0: il brasiliano Mathaus sempre sugli sviluppi di un calcio piazziato anticipa un incerto Rosati. Al’45 bruttissimo gesto di Fernandez, l’argentino rifila una testata ad un’avversario a gioco fermo, l’arbitro lo grazia con il giallo ma il rosso c’era tutto. Il Napoli va a riposo sullo 0-2 e con in nervi a fior di pelle.
Secondo tempo entra Cavani. La ripresa inizia con un Napoli che sembra più intraprendete. Mesto si procura un calcio d’angolo, ma è un fuoco di paglia dato che al’48 è il Dnipro a sfiorare il terzo goal.
Al’51 Mazzarri inserisce Cavani per Vargas e Pandev per Dossena, attacco più competitivo ma è troppo tardi. Cavani cerca di dare subito la carica ai suoi, al’53 ci prova da fuori di prima intenzione. Al’56 su cross di Aronica, Il Matador stacca benissimo in area e di testa colpisce il palo. Al’63 legno anche per il Dnipro: Kalinic salta tutta la difesa del Napoli compreso Rosati e colpisce il palo a porta vuota. E’ il preludio al terzo goal che arriva al’64 con l’altro brasiliano, Giuliano, che approfitta di un retropassaggio sbagliato di Zuniga. Cavani al’73 imbeccato da Zuniga è atterrato in area di rigore, e dal dischetto accorcia le distanze per il Napoli.
Europa League snobbata. Mazzarri oltre a schierare solo due titolari su undici, anche in conferenza stampa ammette esplicitamente di privilegiare il campionato a discapito delle coppe.
La squadra dal canto suo commette tutti gli errori di Eindhoven: poco piglio, gioco inesistente, amnesie difensive e una svogliatezza e una sufficienza di fondo. Con tre punti in tre partite e con queste premesse, se Mazzarri non cambia qualcosa nella formazione e chi va in campo non cambia l’approccio mentale alle gare, per il Napoli sarà difficile passare il turno.
Lazio e Inter ok. Le altre italiane in Europa League, Inter e Lazio cambiano due tre pedine ripetto al campionato. Stramaccioni e Petkovic non praticano affatto il massiccio turn-over di Mazzarri e i risultati si vedono. L’Inter a San Siro batte il Partizan per 1-0 grazie al goal di Palacio, la Lazio sfiora l’impresa ad Atene raggiunta dal Panathinaikos solo al ’90. I biancocelesti restano comunque in testa nel Gruppo J, e anche l’Inter è prima con sette punti nel suo girone in coabitazione con il Rubin Kazan.


s.c.

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