28/09/12

BEHRAMI: NAPOLI IL MIO SALTO DI QUALITA', MI HA CONVINTO INLER

Questo pomeriggio Valon Behrami è stato ospite del salotto di Radio Marte. Il centrocampista svizzero ha toccato vari argomenti, ecco quanto dichiarato:

Il Napoli e Napoli...
"Napoli è una grande piazza dove si pretende il massimo e quando non vinci scatta subito processo. Ma questo fa parte del gioco. Noi dobbiamo capire gli errori dalla brutte prestazioni, ma se riusciamo ad essere sempre quelli visti con la Lazio possiamo anche sognare in grande: solo così possiamo ottenere grandi risultati".

Il posto di Behrami...   
"Quello che mi si addice è quello che sto ricoprendo. Ho le caratteristiche giuste per far parte di questo gruppo, sono le stesse che ha visto la società quando mi ha acquistato. Fare tanti ruoli mi è servito tanto. Essere duttile mi ha salvato spesso dalla panchina, come a Roma. Sono ora nel contesto giusto, in un gruppo di venti potenziali titolari e questo mi ha aiutato a dare il massimo durante le partite. E' uno stimolo per tutti noi: se sbagli una partita potresti finire in panchina. Ripeto questo rappresenta uno stimolo".

Il Passato...
"La mia famiglia ha deciso di andare a vivere in svizzera poichè nel nostro paese era scopiata la guerra. La svizzera mi ha dato tanto per cui ho deciso di restare svizzero. Poi in Italia con la carriera da calciatore. Ho scelto Napoli dopo aver frequentato piazze particolari per la pressione che c'è. Sia Roma che Firenze sono piazze che tiprendono molto a livello personale. L'occasione di venire qui ha rappresentato un salto di qualità: il punto più alto della mia carriera".

Mi ha convinto Inler...
"Il primo che ho sentito quando c'era la trattiva col Napoli è stato Inler. Sapevo che lui era molto obiettivo ed è stato bello sentire tante parole positive per Napoli. Penso che negli ultimi anni, la costanza che ha dimostrato questa squadra nei risultati e la gestione societaria siano segnali che c'è progettualità,  ponderando anche le scelte in fase di calciomercato".
                                       
Il legame più forte...
"Con Gamberini ho il legame più forte per quell'anno difficile vissuto a Firenze. Non mi lego ad un gruppo particolare, mi apro verso tutti".

Il Valon scaramantico...
" Non piace nè a mia madre nè alla mia compagna. L'ultima volta che ho tolto il colore mi sono rotto il ginocchio. Per questo non lo cambio più"

Gli allenatori...
"Quelli che mi ha cambiato sono stati Delio Rossi e Zola dandomi la fiducia, senza dimenticare Mihajlovic che mi ha fatto tornare in Italia, consolidando alcune mie caratteristiche. Mazzarri ti dice quello che pretende sin da subito, quasi a memoria. Lui spinge tanto su questo aspetto. Quando vado in campo so cosa devo fare grazie a lui"

Il rapporto con i compagni...
"Cannavaro e gli altri  non fanno altro che scherzare con i nuovi. però ho imparato a stare attento. Cavani è l'attaccante più forte e completo con cui abbia mai giocato. Ammiro Goran e Marek. In Europa, non riesci a trovare trequartisti come lo slovacco. Mi piace studiarlo e capire come si posiziona in campo. Ho imparato una parola in napoletano negli spogliatoi dai sudamericani che ripetono spesso una parola: "acciret"!


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