Il Tardini è la prossima tappa del Napoli.
Quel campo su cui il Parma in questo campionato è ancora imbattuto. Donadoni
sta davvero ottenendo il massimo dai suoi ragazzi in questa stagione, infatti
il Parma è a ridosso dell’Europa League ed è sicuramente la migliore stagione
dell’era post-Tanzi, quando i ducali facevano incetta di trofei in Europa e
sfiorarono più di una volta la conquista del titolo nazionale.
Sfida tra ex azzurri e gialloblù. Al Tardini sono attesi tantissimi tifosi
del Napoli, la squadra dovrebbe avere lo stesso sostegno avuto a Firenze,
l’Emilia è una terra di immigrazione napoletana e sono presenti tanti club
azzurri come quello di Parma o di Piacenza.
A Parma incrocio
tra ex. Tre per parte. Cannavaro, Dzemaili e Donadel tra gli azzurri; Amauri,
Santacroce e Fideleff tra i gialloblù.
Rientra Cannavaro. Proprio Cannavaro domenica, dovrebbe
ritrovare la maglia da titolare e rientrare al centro della difesa. Il capitano
è pienamente recuperato soprattutto psicologicamente. In settimana ha parlato
di tutto. Di quella fascia di capitano che Bruscolotti gli aveva suggerito di
cedere a Cavani come lui fece con Maradona, la risposta di Paolo è stata secca
“quella fascia mi è stata affidata dai miei compagni nel 2011 e me la tengo ben
stretta”. Ha parlato anche di Juve e dei
cori vergognosi dei tifosi bianconeri contro i napoletani, “non capisco come
mai tanti napoletani tifano Juve”. Parole da leader.
Paolo è
cresciuto tra le giovanili del Napoli e quelle del Parma. Punto fermo dei
gialloblù per varie stagioni dove ha fatto le sue prime esperienze nel grande calcio
al fianco di campioni come Thuram e suo
fratello Fabio, prima della breve parentesi veronese, del ritorno a Parma, e di
quella scelta di vita e di cuore che lo ha riportato nella squadra della sua
città in serie B.
Donadoni. Tra gli ex c’è soprattutto Donadoni.
Chiamato sulla panchina del Napoli nel 2009 per sostituire Reja, non è mai
riuscito a dimostrare le sue capacità in azzurro, e fu rimpiazzato proprio da
Mazzarri nella stagione 2009/2010 dopo sette punti in altrettante partite. Ha
traghettato il Napoli da Reja a Mazzarri senza lasciare il segno, e domenica
questo sarà per lui uno stimolo in più.
Per l’ex campione del Milan poi la buona
esperienza sulla panchina del Cagliari e l’approdo a Parma dove in questa
stagione sta dimostrando tutte le sue capacità.
L’infortunio di Maggio. Mazzarri probabilmente dovrà fare a meno
di Christian Maggio. L’esterno del Napoli e della nazionale nell’allenamento di
venerdì ha riportato una infrazione al metacarpo della mano sinistra. La sua
presenza è in forte dubbio domenica, nonostante un apposito tutore il dolore c’è. Al suo posto dovrebbe esserci
Mesto.
Per il resto
Mazzarri può schierare la formazione migliore ad esclusione dello squalificato
Beherami. De Sanctis tra i pali, Cannavaro al centro della difesa con Britos
dirottato sulla sinistra e Campagnaro; Dzemaili nonostante le voci che lo danno
in partenza dovrebbe sostiuire Behrami accanto ad Inler; Zuniga sulla corsia sinistra; Hamsik a sostegno delle due punte Pandev e
Cavani.
Proprio il
macedone è chiamato ad una prestazione all’altezza della sua fama. Nelle
intenzioni di Mazzarri Pandev doveva essere l’arma in più del Napoli in questa
stagione. Dopo un gran precampionato, l’infortunio, lo scalpitante Insigne alle
sue spalle e una condizione fisica che tarda a recuperare ne hanno alterato il
rendimento. Domenica non può sbagliare, dietro di lui scalpita ora anche Calaiò.
Donadoni
dovrebbe schierare il Parma con il 4-3-3. Mirante; in difesa Paletta e
Lucarelli al centro, Gobbi a sinistra e uno tra Benalouane, Santacroce e Gobbi
a destra; a centrocampo Marchionni, Valdes e Parolo; in attacco Biabiany,
Belfodil e Sansone. Amauri sarà in campo solo se Donadoni opterà per il 3-5-2.
Silvio Capaldo
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