r.m.
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30/10/12
"IL MISFATTO DI CATANIA", MAGGIANI SI RIZZOLI NO. PERCHE'?
«Stamattina sono andato sul profilo Facebook di Maggiani e c'è lo scudetto della Juventus tutti sono liberi di tifare per chiunque, ma se vedo questo e penso a ciò che è successo in campo, ditemi cosa devo pensare». Queste le parole di Antonino Pulvirenti presidente del Catania all'indomani di Catania - Juventus, dove gli etnei, con a capo lo stesso presidente, hanno giustamente gridato allo scandalo per evidenti errori arbitrali. Il numero uno catanese in particolare si riferisce al guardialinee Maggiani, che si è reso protagonista in negativo della vicenda. Oltre alla pessima prestazione di domenica scorsa, ad aggravare la posizione dell'assistente è stata la scoperta di un suo profilo Facebook, con foto e scudetti della Juventus. Sì proprio lui, proprio il guardialinee che "ha perso l'attimo" e nel giudicare un episodio anzichè far valere la propria idea come è giusto che sia, si è affidato agli altri. Tra questi Rizzoli, arbitro d'area che così come a Pechino e a Udine era lì da spettatore non pagante ad una partita della Juventus. Resta ancora un mistero come dalla sua posizione, frontale allo svolgimento del gioco, lo stesso arbitro abbia potuto giudicare e verificare l'esistenza di un fuorigioco. Cosa ancora più strana è che dopo tutto a pagarne le conseguenze è il solo Maggiani con qualche turno di stop, mentre Rizzoli non ha il tempo di riflettere sui propri errori che già stasera è in campo per dirigere Palermo - Milan. Del resto il ragionamento è molto semplice, basti pensare che l'assistente di linea di La Spezia è all'ultimo anno di attività, mentre l'architetto di Mirandola è arbitro internazionale e oltre tutto considerato uno dei migliori in Italia.
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