De Sanctis, Maggio, Campagnaro, Fernandez, Zuniga, Behrami, Inler, Dzemaili, Hamsik, Cavani, Pandev poi Insigne. Un 4-3-3 niente male! Non è la formazione anti-Parma, ma la lista degli azzurri che sono stati impegnati con le rispettive nazionali durante questa pausa. Il Napoli è ormai alla ribalta su tutto il palcoscenico mondiale, dall’Europa al Sud-America, passando per l’Africa (El Kaddaouri ha scelto la nazionale magrebina). L’impegno con le nazionali accresce l’esperienza internazionale, ma va a minare leggermente la condizione fisica. Noi di Napoli Focus ne abbiamo già parlato in uno scorso articolo, ma è giusto dare risalto alla qualità della squadra azzurra senza dimenticare il tour de force in arrivo: 7 gare in 22 giorni, una gara ogni 3 giorni. Ora più che mai serve la prova di maturità da parte di Mazzarri. Basta titolarissimi, è giunto il momento di avere 22 titolari. La Juve insegna. L’anno scorso, nonostante l’assenza delle coppe, i bianconeri sono stati una delle squadre che ha utilizzato più giocatori, al netto degli infortuni. A Mazzarri va dato atto che riesce a trasformare i suoi giocatori rispetto all’impegno con le varie selezioni. Maggio e Cavani, Zuniga e Hamsik, in nazionale hanno un ruolo (coperto più o meno bene) con la maglia azzurra un altro. Il mister conosce a menadito i suoi ragazzi e li inserisce ad hoc all’interno dei suoi schemi. Tutti, o quasi, in queste gare di qualificazione hanno vinto e se vincere aiuta a vincere il Napoli parte in vantaggio. Inler è stato protagonista in entrambe le partite della selezione elvetica (anche in rete su rigore) ed è prontissimo a riprendersi il suo posto al centro della squadra spalleggiato da Behrami e Dzemaili. Pandev è stato fermato solo da una traversa e dai tanti falli subiti, a dimostrazione che è tornato il fuoriclasse che tutti hanno ammirato alla Lazio. Zuniga corre come un treno e ha segnato un gol ridicolizzando il nuovo acquisto interista Pereira. Hamsik si appresta a rivincere il titolo di miglior giocatore slovacco caricandosi sulle spalle la sua giovane nazionale. Ora per favore qualcuno telefoni a Tabarez e a Prandelli e spieghi loro come devono giocare il Matador e Maggio.
s.s.
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