Una sconfitta in trasferta e una vittoria in casa; questo è, finora, l’andamento in campionato del Parma, prossimo avversario degli azzurri. La squadra dell’ex Donadoni ha cambiato pochissimo nella scorsa sessione di mercato, pochi acquisti e di questi non tutti partono titolari. Difesa immutata rispetto allo scorso campionato, con Zaccardo abile colpitore di testa sia in fase difensiva sia sui calci piazzati in zona d’attacco. I tre difensori hanno una grossa struttura fisica che li rende lenti e facilmente attaccabili sulle fasce se non coperti a dovere dagli esterni di centrocampo Gobbi e Rosi. Terreno fertile per Pandev e Hamsik e, in caso di ingresso in campo, per la velocità di Insigne e Vargas. L’ex giallorosso è stato l’acquisto giusto della squadra ducale, coprendo un ruolo spesso scoperto lo scorso campionato. Lui e Gobbi dovranno rallentare la corsa di Maggio e Dossena, ma sono poco abili in fase propositiva. Il centrocampo emiliano ruota tutto intorno ai piedi di Valdes, giocatore su cui Donadoni punta molto, e agli inserimenti centrali di Galloppa e Parolo. L’ex cesenate, per pochi giorni nel mirino del Napoli, avrà il compito di limitare le giocate di Inler, mentre Galloppa, salvo sorprese dell’ultima ora, si occuperà di Hamsik o di Dzemaili a secondo di chi sarà il principale portatore di palla napoletano. L’attacco gialloblù è onestamente poca cosa non potendo contare sull’ex Amauri infortunato e il napoletano Palladino inizialmente in panchina. Belfodil e Ninis, all’esordio dal primo minuto, non dovranno creare grosse difficoltà all’esperta difesa partenopea. Gli unici attaccanti in grado di dare problemi a Cannavaro e soci sfruttando la loro velocità sono Pabon e Biabiany, ma il colombiano dovrebbe entrare a partita in corso visto che non ama la fase difensiva e l’ex interista è indisponibile. La partita si deciderà a centrocampo visto l’alto affollamento. Saranno decisivi il ritmo di gara e il possesso palla. Il Parma, così come tutte le squadre con scarso tasso tecnico, ama tenere la partita su ritmi bassi per poi sfruttare eventuali errori degli avversari. Il Napoli dovrà mantenere un ritmo alto e costante per chiudere presto la partita, più inserimenti dalle fasce (Maggio ha un passo completamente diverso rispetto a Gobbi) che per vie centrali e fare attenzione a non concedere falli inutili ai limiti dell’area.
s.s.
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