11 agosto, Pechino, Super(farsa)coppa italiana, Napoli-Juventus 2-1, poi va in scena un horror degno di Stephen King e a letto i bambini e i facilmente impressionabili. Cavani e Pandev, un gol a testa (meraviglioso il cucchiaio del macedone) e difesa juventina ridicolizzata. Eravamo rimasti lì, con negli occhi le magie del duo d’attacco supportati da Hamsik. Pandev nelle gare pre-campionato è stato il giocatore più in forma, almeno un gol a partita e giocate sublimi. Il Matador ha rinunciato ad una parte delle (meritate) vacanze per giocare la Supercoppa. Poi la mazzata inflitta dal giudice sportivo e domenica finalmente insieme in campionato per riprendere il cammino interrotto in estate. Il macedone è pronto a caricarsi sulle spalle la responsabilità del suo ruolo, non il vice-Lavezzi ma Pandev punto e basta. L’affiatamento con il resto della squadra è al top: Goran dialoga continuamente con Cavani e Hamsik, detta la sovrapposizione agli esterni e protegge palla come pochi. Mazzarri ha fortemente voluto la riconferma di Pandev, e il macedone è pronto a ricambiare tanta fiducia. Insigne continua a scalpitare ma capirà le scelte del mister. Pandev si riprende il suo posto dopo un’ottima prova con la sua nazionale. La squadra ha bisogno anche di lui per scalare la classifica e zittire i gufi. Con Pandev, e il nuovo ruolo di Hamsik, è profondamente cambiato il modo di giocare degli azzurri. Basta lanci lunghi per sfruttare la velocità del Pocho, ma molto più possesso palla e trame intense, il Napoli ora gestisce la partita con maturità, più uomini accompagnano l’azione. In 2 gare di campionato 5 gol e 4 marcatori diversi: Hamsik (2), Cavani, Maggio e Dzemaili. Eravamo rimasti ad un Napoli travolgente e capace di mettere sotto per la seconda volta in pochi mesi i campioni d’Italia, domenica riprendiamo da quel maledetto 11 agosto.
s.s.
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