23/09/12

CATANIA – NAPOLI 0-0: IL COMMENTO


Si doveva dare un segnale forte a chi ieri ha vinto e a chi giocherà il posticipo, invece è stata la prestazione più brutta degli azzurri. L’espulsione, giustissima, ha subito messo la gara in discesa per il Napoli. Questo è stato l’errore della squadra di Mazzarri. Per assurdo il repentino cambio di programma ha destabilizzato il Napoli. Il Catania ha interpretato la gara al meglio, sapendo di essere inferiore sul piano tecnico ha ripiegato in difesa e in modo ordinato ha respinto tutti gli attacchi degli avversari. Il Napoli doveva subito alzare i ritmi e far correre la squadra di Maran, invece si è bloccato sulla trequarti catanese con un possesso palla sterile che permetteva alla difesa di schierarsi. Mazzarri ci ha messo del suo aspettando soltanto la ripresa per inserire Insigne e sfruttare l’uomo in più, anche se andava tolto un difensore e non un centrocampista. Fin dall’espulsione il Catania ha rinunciato ad attaccare e tenere 3 difensori era davvero inutile, bisognava invece rinforzare il parco avanzato. Nel primo tempo nessun tiro in porta per il Catania, tranne un colpo di testa di Spolli lontano dai pali ma che poteva trasformarsi in assist per Legrottaglie. Il secondo tempo inizia sotto la spinta costante, ma comunque confusa, del Napoli. Il Catania arretra ancora di più il baricentro lasciando le sole azioni offensive al contropiede. Hamsik, per niente in giornata, prende il posto di Inler con il compito di lanciare il tridente di attaccanti puri. A metà secondo tempo dentro anche Vargas, la sceneggiatura non cambia ma il finale non è quello aspettato. Il Catania continua a rintanarsi in difesa e a chiudere le linee di passaggio azzurre. Cavani non riesce ad incidere come al solito, il solo Pandev non basta e Maggio non sfonda sulla fascia. La squadra etnea soffre la pressione azzurra ma non si scompone più di tanto e porta a casa un punto insperato per come si era messa la partita. Si è rischiato anche la beffa quando Gomez a 5’ dalla fine colpisce il palo esterno della porta di De Sanctis. Che si parli di scudetto o si parli di qualificazione Champions il progetto di crescita passa anche per queste partite. Così come si è vinto non brillando con la Fiorentina, questa doveva essere una gara da portare in porto subito bloccando nella propria metà campo gli avversari. I cali di concentrazione possono far perdere più punti che di una sfida con una diretta concorrente. Mazzarri nel post gara ha dichiarato che serviva maggiore organizzazione e non fretta, ma forse occorreva anche un guizzo di un campione capace di sbloccare il risultato. Nulla è perduto, il campionato è lungo ma bisogna mettere pressione agli altri, il Napoli deve suscitare paura nei confronti degli avversari. 


s.s.

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