Inter decimata. L’Inter è completamente decimata. Gli
infortunati sono tredici, l’infortunio di Zanetti a Palermo è l’ennesima tegola
di una stagione maledetta per Stramaccioni e i suoi. Al grave infortunio di
Diego Milito sono seguiti gli stop di Nagatomo e Gargano e poi di Cassano e
Palacio entrambi fermi da settimane per lesione di secondo grado al bicipite
femorale. Venerdì il barese si è aggregato al gruppo ed è tornato ad allenarsi
ma è escluso un suo rientro contro il Napoli, così come per Cambiasso e Guarin,
solo l’argentino siederà in panchina al San Paolo. I nerazzurri si giocheranno
contro il Napoli le residue chance di Europa League, e Mazzarri sa che metteranno
in campo carattere e orgoglio
Nel Napoli rientrano Behrami e Cavani. Campagnaro è alle prese con qualche
acciacco e salterà probabilmente la gara contro quella che sarà la sua prossima
squadra. Spazio quindi a Gamberini a destra con Cannavaro al centro e Britos a
sinistra; Dzemaili e Beherami in grandissima forma costituiranno la diga in
mezzo al campo; Hamsik tra le linee con Pandev e Cavani a caccia del centesimo
goal in maglia azzurra.
Il Matador tra voci di mercato e il goal
numero 100. Il Matador
rientra dopo il turno di squalifica contro il Pescara. In settimana si sono
sprecate le voci sul suo addio a fine stagione, sulle vicende personali
strettamente legate al suo futuro in maglia azzurra e sui nomi dei suoi
sostituti Dzecko e Osvaldo. Ma l’uruguaiano da tutto questo sa trarre la forza
agonistica da mettere in campo. Contro l’Inter andrà a caccia del centesimo
goal in maglia azzurra che lo porterebbe a sole tre lunghezze da Vojak a 103 e
a quindici da Maradona, il tutto in sole tre stagioni.
Stramaccioni
dovrà fare di necessità virtù e sarà costretto a schierare i suoi con un’inedita
difesa a tre. Inter quindi con il 3-5-2. Davanti ad Handavocic, la difesa tre
sarà composta da Juan Jesus, Chivu e Ranocchia; Pereira, Benassi, Kuzmanovic e
Kovacic; Alvarez e Rocchi alla sua sesta gara consecutiva da titolare. Non è
escluso un impiego di Schelotto.
Silvio Capaldo
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