02/05/13

GIRO 2013, L'ITALIA RIPARTE DA NAPOLI


Dopo 50 anni il Giro d’Italia riparte da Napoli.
Sabato 4 maggio dalla città partenopea prende il via la 96esima edizione.
I corridori partiranno alle 14,10 da Piazza del Plebiscito per poi raggiungere la Rotonda Diaz dove inizierà ufficialmente il circuito.
“Attraverso un percorso cittadino di circa 140 chilometri, i centonovantotto corridori delle squadre provenienti da tutto il mondo attraverseranno la città ripetendo il circuito numerose volte per assegnare il Gran Premio della Montagna al quarto passaggio sulla collina di Posillipo fino ad arrivare alla volata finale prevista in via Francesco Caracciolo, al termine del dodicesimo giro”.
Imponente la copertura mediatica nazionale e internazionale con circa dieci ore di diretta televisiva Rai, a partire da venerdì, e molte troupe straniere, circa 175 paesi collegati, con richieste provenienti da tutte  le parti del mondo e, per la prima volta, anche una troupe della televisione nazionale cinese. Dopo l’America’s Cup i riflettori sono nuovamente puntati sulla città non solo per scrutarne, come sovente accade, le ombre,  ma per mostrarne le mille luci e sfumature e per restituirle almeno in parte  il vecchio lustro di capitale culturale.
L’apertura a Napoli è solo l’anteprima di un Giro che si riprende l’Italia o forse di un’Italia che si riprende il suo Giro ( la seconda corsa a tappe più prestigiosa dopo quella francese).
Solo lo scorso anno il Sud fu praticamente tagliato fuori dalla competizione, con ben tre tappe  in Danimarca e solo una dopo Frosinone:  il Lago Laceno. Quest’anno dopo Napoli sarà la volta di Ischia, Sorrento, Marina di Ascea, Policastro Bussentino, Cosenza (già, almeno per il ciclismo anche la Calabria viene ricordata ancora come facente parte della Nazione), Maratea, Mola di Bari, Margherita di Savoia, San Salvo ecc. Potremo tutti sentirci parte di uno sport, che nonostante gli scandali, rievoca ancora emozioni dal sapore antico ed autentico, dove il talento non può prescindere dalla fatica e dall’ impegno per raggiungere ogni traguardo.
Un caro amico che,  per protesta contro l’esclusione del Sud dalle tappe,  lo scorso anno decise di non donare alla corsa le sue “emozioni”, quest’anno potrà nuovamente immergersi nella competizione di Coppi e Bartali, ancor di più in quella di Pantani che trascinò per la prima volta la nostra generazione su per le montagne. Dovrà, ahimé, godersi lo spettacolo da un Paese straniero ma i riflettori del mondo gli consegneranno le immagini  di un  Giro che finalmente torna ad essere dell’Italia intera, partendo proprio dalla sua città. E tappa dopo tappa, una salita dopo l’altra, anche l’Italia forse riuscirà a riprendersi in volata un pezzo di Paese troppo a lungo dimenticato.

Per i dettagli e i percorsi:









Simona Di Gennaro

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