Dzemaili, non solo per la
sua tripletta, ormai può considerarsi il titolare su cui fare affidamento in
mediana per queste ultime partite, data la condizione sottotono di Inler, che
in questa stagione raramente ha offerto buone prestazioni.
Cavani è instancabile,
viaggia spedito verso il titolo di capocannoniere. La sua forza è tale che
riesce a tenere lontano le chiacchiere di calciomercato che lo danno lontano da
Napoli. Ottima anche la prova di Armero che come accaduto nelle ultime gare ha
inciso appena entrato in campo, suo il cross per il definitivo 3-5 di Cavani.
Ormai per il secondo posto
restano solo Napoli e Milan. I rossoneri reduci dal successo di Verona, dove
pure hanno mostrato qualche problema dal punto di vista del gioco, domenica
affronteranno la Fiorentina al Franchi. La squadra di Montella nel girone
d’andata è quella che più ha messo in difficoltà gli uomini di Allegri.
Almeno sulla carta sembra
più agevole l’impegno degli azzurri. Nel posticipo del San Paolo contro il Genoa ci sarà il
vantaggio di scendere in campo conoscendo già il risultato dei rivali.
Quella rossonera è un
ottima squadra, con un organico di altissimo livello, a cui l’innesto di
Balotelli, ha dato un ulteriore spinta più sul piano mediatico più che sul
piano del gioco.
Il Milan nel girone di
ritorno è la squadra che ha fatto più punti. Ma se andiamo ad analizzare come
sono arrivati alcuni di questi, non si possono non rilevare episodi arbitrali
favorevoli e un pizzico di fortuna.
Contro la Juventus il
Milan vince con un rigore fischiato per un fallo di mano di Isla inesistente. Ma è nel girone di ritorno che i rossoneri beneficiano di scelte arbitrali
discutibili. La gara con l’Udinese viene decisa nei minuti finali da penalty assegnato
per un intervento su El Sharaawy che simula vistosamente. La punizione vincente
di Balotelli contro il Parma nasce da un fallo inesistente su quest’ultimo,
mentre contro la Lazio l’espulsione di Candreva ha spianato la strada al Milan
nella corsa Champions.
Milan che per la rosa di
cui può disporre non ha sicuramente bisogno di questi episodi, anzi i rossoneri
senza quella partenza stentata avrebbero potuto anche puntare al titolo.
Napoli e Milan si troveranno
faccia a faccia il prossimo 15 aprile a San Siro e quella sfida sarà decisiva
per il secondo posto. Prima però ci sono il Genoa e la Fiorentina e sarà
importante sul piano psicologico presentarsi in vantaggio sui rivali.
Silvio Capaldo
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