Le tre vittorie consecutive inanellate contro Atalanta, Torino e Genoa hanno dato senz'altro una nuova verve all'ambiente che sembrava ormai totalmente sfiduciato anche di un possibile accesso alla massima competizione europea attraverso la porta principale rappresentata da quel secondo posto che adesso ha il sapore di un piccolo scudetto. Ultime tre prestazioni che hanno mostrato vari aspetti di un gruppo unito e capace di arrivare a ciò che vuole. Fatto tesoro degli errori del passato, la vittoria contro i bergamaschi e quella rocambolesca contro i granata rappresentano la caparbietà degli azzurri, apparsi sicuramente più sicuri e padroni del campo contro un Genoa con l'acqua alla gola. Molti infatti avevano paura che ancora una volta gli azzurri sarebbero stati sopraffatti dall'ansia di prestazione e avrebbero steccato la ghiotta occasione di allungare sul Milan contro il Grifone bisognoso di punti per scongiurare una retrocessione inaspettata. Così non è stato e i ragazzi di Mazzarri hanno così scalciato il forcone del diavolo più giù di altre due lunghezze potendo così preparare lo scontro diretto della prossima settimana che avrà luogo in uno stadio degno dello spessore del match, la Scala del calcio. E' ora di mettere da parte incertezze relative al futuro, da quelle relative a Mazzarri a quelle su Edinson Cavani. E' ora di lasciare in pace i diretti protagonisti lasciando perdere le chiacchiere da bar. Chiusi in un cassetto i sogni scudetto, rimandando l'appuntamento forse alla prossima stagione, non resta altro che la seconda posizione che vale molto di più che del semplice accesso alla Champions. Quest'ultimo infatti comporterebbe un valore aggiunto fondamentale ai fini della politica di mercato che Bigon e co. metteranno in atto, ma soprattutto peserà e non poco sulla volontà di chi allo stesso tempo è richiestissimo altrove, dove oltre ad ingaggi stellari promettono più che una semplice comparsata in coppa.
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