Nel Milan El
Shaarawy, a sorpresa, resta fuori dal primo minuto per una contusione al
ginocchio rimediata nell’ultimo allenamento, al suo posto Robinho.
Sono comunque i
rossoneri a partire meglio. Abate scarica su Boateng, il tiro del ganese dopo
una deviazione diventa velenoso e costringe De Sanctis agli straordinari.
Costant crossa
dalla sinistra, sul lato opposto arriva ancora Boateng che di prima per poco
non centra la porta.
Hamsik al ’18
chiede un rigore per tocco di mano di Flamini, ma Rocchi lascia correre. Gli
azzurri al ’27 hanno la prima occasione con Cavani. Il Matador pressa Montolivo
addirittura a centrocampo e dopo avergli strappato di forza il pallone, scarica
di destro un tiro che però non inquadra la porta. Ed è proprio Flamini al ’30 a
portare il Milan in vantaggio. Azione di Robinho e Britos per anticipare
Pazzini, con il quale ingaggerà per tutta la gara un duello senza esclusione di
colpi, serve praticamente la palla a Flamini che non sbaglia.
Ma il Napoli di
San Siro non si arrende, neppure il tempo di accusare il colpo e due minuti
dopo si porta sull’1-1. E’ Pandev, bomber ritrovato, a deviare in rete l’assist
di Hamsik dopo una bella iniziativa di Zuniga.
Boateng, subisce
un colpo e dopo aver provato a resistere è costretto a cedere il posto a Niang.
Proprio con la sua uscita il Milan cala e sale il Napoli. Cavani con un numero
incredibile mette a terra un lancio da settanta metri di Cannavaro. Poi prova a
scavalcare Abbiati con un pallonetto, ma l’estremo difensore del Milan resta in
piedi e devia la palla in calcio d’angolo.
Nella ripresa il
ritmo cala. Il Napoli prova a controllare e a ripartire con Cavani, mentre i
rossoneri patiscono l’assenza di El
Shaarawy alla quale si andata ad aggiungere anche quella di Boateng.
Mazzarri al ’66
inserisce Insigne per Pandev. Poi tre minuti dopo richiama Hamsik e inserisce
Armero.
Al ’71 rossoneri
in dieci. Rocchi punisce severamente con il rosso l’intervento scomposto di
Flamini su Zuniga.
Allegri a questo
punto getta dentro El Shaarawy al posto di Robinho ma è davvero troppo tardi
perché il Faraone possa incidere sulla gara.
Cavani ha la
palla del 1-2 ma non riesce a coordinarsi al meglio per battere Abbiati. Nel
finale Mazzarri getta nella mischia anche Calaiò per provare a vincere la
partita. In pieno recupero prima Armero con un tiro cross, poi Calaiò di testa provano a sorprendere
Abbiati, ma il risultato non cambia. Il pareggio è l’epilogo più giusto, così
come la posizione in classifica delle rispettive squadre. Il Napoli per la
continuità mostrata in tutto il campionato è la squadra che più ha insidiato il
primato della Juventus, il Milan dopo un avvio stentato a suon di risultati e
prestazioni merita pienamente il terzo posto quando mancano ancora sei giornate
al termine.
Silvio Capaldo
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