13/11/12

RAIOLA: IL CALCIO RISPECCHIA LA SOCIETA' E IN ITALIA SIAMO ARRETRATI, HAMSIK DI UN VALORE INESTIMABILE, CAVANI UNICO AL MONDO

Mino Raiola è intervenuto ai microfoni di Radio CRC, alla trasmissione Si Gonfia la Rete di Raffaele Auriemma, ecco quanto dichiarato: "Milan-Napoli è una partita importante per il campionato e per la società rossonera. Il Milan è una società stabile che non è abituata ad esonerare il proprio allenatore. Se il Napoli dovesse perdere sabato sera non sarebbe un dramma mentre se il Milan dovesse vincere, farebbe davvero comodo alla squadra. Visto che il Milan perde punti durante il campionato è ovvio che altre squadre ne approfittino. Questo cambiamento attuato dalla società rossonera era doveroso. Il problema non è relativo solo al bilancio della società ma anche e soprattutto delle infrastrutture. Se all’Italia non viene data la possibilità di mettersi al pari di Francia e Germania, la partita è vinta da loro già in partenza. Il Napoli è un club esemplare ed una società anomala per la grande passione che c’è in città e poi il fallimento è stato un bene perché si è ricostruito tutto da zero. Il calcio rispecchia la società e in Italia siamo arretrati un po’ in tutto. Non dobbiamo aver paura del fatto che sono andati via i grandi giocatori perché questi torneranno quando l’Italia tornerà ad essere sana. Non ho nulla nei confronti di Abete ma è necessario che la FIGC si faccia valere, altrimenti meglio cambiare i dirigenti. È importante che ognuno di noi, procuratori, giocatori, camminiamo nella stessa direzione. Quanto vale Hamsik? È difficile stabilire un valore nel calcio, è come dare una stima ad un quadro. È il compratore che stabilisce il prezzo. Nel caso di Hamsik e del Napoli, De Laurentiis ha fatto capire al mondo che Marek non si vende e quando un calciatore non si vende, il prezzo lievita. A volte bisogna vendere, come è successo al Napoli con Lavezzi e al Milan con Ibrahimovic. Nedved era un giocatore che non parlava mai ma ha fatto una carriera incredibile. Magari Hamsik è un ragazzo che parla poco o magari lo fa chi di dovere. Detto questo, io non conosco la situazione dello slovacco. El Kaddouri? Il ragazzo è arrivato da pochi mesi ed ha bisogno di ambientarsi. Ho parlato con la società che è contenta. Ciò che sta facendo era previsto ma sono sicuro che El Kaddouri sarà un capitolo importante del futuro del Napoli.”






r.m.

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