Sabato sera al San Paolo va in scena Napoli-Milan. Sfida dal
particolare fascino, e importante per entrambe le squadre, anche se da
prospettive diametralmente opposte. Il Napoli non vuole perdere terreno da
Inter e Juventus. Il Milan e Allegri, in profonda crisi nell’ “anno zero”, non possono
assolutamente sbagliare. Una cosa è certa, non si era mai visto un Napoli-Milan
con i partenopei davanti di ben 12 punti rispetto ai rossoneri. Ma la sfida nella
sfida è quella che metterà di fronte i due baby-fenomeni del calcio italiano, Stephan
El Shaarawy e Lorenzo Insigne.
Allegri si affiderà al Faraone per salvare la sua panchina. Lo
scugnizzo azzurro sarà in campo, pienamente recuperato dopo aver saltato la
gara con l’under 21, e sostituirà Pandev ancora alle prese con i problemi alla
caviglia. 21 anni per Lorenzo, 20 appena compiuti per Stephan, i due in questa
stagione stanno davvero trovando grande spazio sia nei rispettivi club che in
nazionale. Di gavetta nelle serie minori ne hanno fatta entrambi.
El Shaarawy, madre savonese e
padre egiziano, due anni fa era a Padova dopo qualche presenza in serie A con
la maglia del Genoa nelle cui giovanili è cresciuto calcisticamente, prima
dell’acquisto a titolo definitivo da parte del Milan.
Lorenzo nato a Frattamaggiore,
prodotto del viviaio del Napoli si è consacrato in prestito alla corte di
Zeman, prima a Foggia in C1, poi al Pescara nella scorsa stagione con la vittoria
del campionato di serie B e 18 goal.
Le partenze di Cassano, e quelle di Ibrahimovic e Lavezzi alla volta di
Parigi, hanno liberato i due baby talenti che probabilmente non sarebbero
riusciti a trovare tanto spazio. Certo le due cessioni hanno avuto effetti
diametralmente opposti per Milan e Napoli. La partenza di Ibrahimovic accompagnata
da quella di tanti altri big ha privato sicuramente il Milan di identità. Senza
Lavezzi il Napoli è addirittura migliorato a livello di risultati e gioco. Di
questo a Napoli molti non ne erano e non ne sono ancora convinti. Ma si sa, emergere in un campionato preso da una moda
esterofila e sulla poca volontà di puntare sui giovani dei vivai, almeno fino
alla crisi economica degli ultimi anni, nonostante il Barcellona abbia proposto
ben altro, ci vogliono davvero grandi qualità e umiltà. I due ne hanno da
vendere.
El Shaarawy ha letteralmente preso in mano un Milan in grande
difficoltà, 8 goal e capocannoniere del campionato, ha stupito tutti per forza
fisica, resistenza e generosità. Perfino Ferguson, è rimasto impressionato
dalle doti del Faraone e farebbe carte false per portarlo nel suo Manchester.
Lorenzo chiamato a raccogliere la pesante eredità di Lavezzi, sempre
presente a Napoli (anche fisicamente per motivi giudiziari che hanno ben poco
da vedere con il calcio), pur partendo dietro Pandev e non essendo sempre
titolare ha sempre dato qualcosa in più alla squadra quando è stato chiamato in
causa. 2 goal di cui l’ultimo nella rimonta di Genova, 4 assist tra campionato
ed Europa League e tanta qualità nella sua prima stagione in serie A. Velocità,
tecnica e fantasia, i numeri finora sono dalla sua parte per buona pace di
tutti.
Per i due sono poi arrivate le convocazioni in nazionale. Lorenzo ha
esordito contro la Bulgaria, per poi essere retrocesso nuovamente da Prandelli
nell’Under 21 proprio in concomitanza dell’esplosione di El Shaarawy, che è
addirittura andato a segno due giorni fa contro la Francia. In nazionale i due
non si sono mai ritrovati insieme finora, quando Lorenzo è stato convocato in
nazionale maggiore Stephan è stato chiamato nell’Under e viceversa.
Insigne ed El Shaarawy sono il futuro del calcio italiano, ma per loro
il futuro è domani, in un big - match come Napoli-Milan in cui si troveranno
l’uno di fronte l’altro.
s.c.
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