Giampaolo Tosel come la Dea Bendata, non che porti fortuna, anzi, ma con la dea con la cornucopia ha in comune il fatto che sia cieco! Se poi ci aggiungiamo che a volte, ma solo in una certa direzione, è pure sordo non è che sia la persona giusta al posto giusto. Multe, diffide e squalifiche solo in direzione di Napoli che per qualche sfottò o proteste viene subito redarguito e poi immediatamente punito. Quel che è successo ieri a Marassi è sotto gli occhi di tutti, ripreso dalle telecamere sia di Sky sia di Mediaset, e speriamo che almeno stavolta Tosel abbia visto! Marek Hamsik durante l’intervista post gara viene colpito da un oggetto, prima identificato in una bottiglietta poi confermato in un pacchetto di caramelle. Poco importa, quel che conta è il gesto incivile. Il tifo napoletano è famoso per quello striscione che ancora oggi fa storia “Giulietta è na’ zoccola ”, gli altri sanno solo chiamarci terroni o colerosi e auspicare che il Vesuvio erutti. Mai successo che dalle curve dell’Ascarelli, passando per il Collana e per finire al San Paolo dalle curve napoletane si sia alzato un urlo che invitasse il Po a straripare o che un terremoto colpisse l’alta Lombardia. Questione di stile! In ogni dove ci sono attacchi, atti di razzismo e offese personali e mai Tosel ha usato il pugno duro. Il tifoso napoletano ha subito partite a porte chiuse e visto la società multata ogni domenica e gli altri puntualmente perdonati. Il primo derby romano dello scorso campionato fu caratterizzato da un continuo lancio di petardi da ambo le tifoserie e né la Lazio né la Roma furono multate, a Napoli basta nu’ tricc-tracc! Ma oggi ci sentiamo forti, ci sono le immagini, la punizione è nell’aria, si faccia giustizia. Illusi! Diramato il comunicato ufficiale e del fattaccio niente, come se non fosse mai accaduto! Ma il sig. Tosel si rende conto che così facendo crea anche dei precedenti? Da oggi tutti i tifosi di tutte le squadre potranno tranquillamente lanciare bottigliette o pacchetti di caramelle contro un giocatore avversario! Ma guai a farlo al San Paolo, scatterebbe la squalifica a vita!
s.s.
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