14/09/12

RIENTRA PANDEV: LUI O INSIGNE?

Dopo aver scontato la squalifica di due giornate, rimediata in Supercoppa, il macedone torna a disposizione di Mazzarri per la partita con il Parma e tutti si chiedono se verrà confermato come titolare, con Insigne come riserva. La partenza di Lavezzi, come da molti sottolineato, ha reso il Napoli tatticamente più ordinato.  La necessità è stata quella di sostituire il guizzo personale e spesso risolutivo di Lavezzi (con un gioco quasi esclusivamente basato sulle ripartenze) con un’organizzazione di squadra che esaltasse le caratteristiche personali di tutti i componenti e che risolvesse il problema di un tipo di gioco, sì consolidato, ma ormai troppo prevedibile per gli avversari. Le capacità tecniche e la visione tattica di Pandev lo rendono il giocatore più adatto per essere il perno su cui costruire questa nuova identità di squadra. Nel frattempo Insigne, partito in sordina come giovane vice Lavezzi da aspettare e valorizzare, ha subito destato l’interesse e la curiosità dei tifosi e della stampa nazionale con il suo estro, agilità e rapidità di fraseggio e la sua capacità di svariare su tutto il fronte d’attacco. Tutti sono ora curiosi di vedere le potenzialità  e i primi colpi di genio di questo giovane giocatore. Si spera che Mazzarri sappia  sfruttare al meglio le caratteristiche di entrambi, riuscendo in determinate partite e fasi di gioco a farli coesistere insieme con Cavani. Perché sia possibile, però, è necessario un intercambiarsi di moduli tattici tali da rendere il Napoli più pericoloso e imprevedibile, piuttosto che una sterile staffetta ruolo per ruolo. Negli scorsi anni il limite della squadra è stato, soprattutto, l’incapacità di variazioni tattiche contro avversari chiusi in difesa e che non lasciavano spazi,  in molti casi l’unica risposta è sembrata un’inutile staffetta Zuniga/Dossena o Zuniga/Maggio. Quest’anno sembra che il tormentone possa essere Behrami/Dzemaili, si spera quindi che almeno per Pandev e Insigne Mazzarri riesca ad abbandonare alcune sue idee fisse e  a trovare il modo per trarre da entrambi il massimo delle loro potenzialità. 

s.d.g.

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