03/09/12

NAPOLI - FIORENTINA, L'ANALISI

Napoli.  Al San Paolo gli azzurri, al debutto casalingo in campionato, trovano un terreno da terza divisione, l’erba è pochissima e il manto si presenta sabbioso, ma Napoli e Fiorentina danno vita ad una bellissima gara non degna di questo campo indecente.
Il Napoli riesce a portare a casa la partita anche su un campo vergognoso con i goal di Hamsik e Dzemaili, entrambi nel secondo tempo, e mai come oggi il merito di questi successi è da attribuire a Mazzarri, che con il suo modulo ha dato un’identità al Napoli anche contro i  detrattori.
Fiorentina nel Primo tempo. Il Napoli si presenta con il solito 3-4-1-1 con Dzemaili dal primo minuto al posto di Inler, ma La Fiorentina prende in mano da subito le redini dell’incontro. La squadra di Montella parte benissimo fa possesso palla per tutto il primo tempo. Jovetic si rende subito pericoloso, al ’12 serve  palla a El Hamdaoui al limite dell’area  tira alto, al ’21 tocca a Cuadrado ricevere palla da Jo-Jo dal limite dell’area ma la conclusione del colombiano esce fuori  di poco alla sinistra di De Sanctis. In seguito ci prova direttamente Jovetic dalla trequarti ma il suo tiro finisce abbondantemente a lato. In fase offensiva nel primo tempo il Napoli è tutto in un paio di cross di Dzemaili ma in entrambe le occasioni Hamsik e Cavani non agganciano la palla. La Fiorentina continua con il possesso palla e i dati alla fine della prima frazione parlano di un possesso di 60 a 40 in favore dei viola. Il merito del Napoli è quello di non aver concesso comunque spazi alla squadra di Montella, che nonostante avesse il pallino del gioco, raramente è riuscita ad entrare nell’area avversaria non andando oltre qualche conclusione da fuori. Cannavaro Campagnaro e Britos non sbagliano quasi nulla.
Il Napoli Riparte. Nella Ripresa il Napoli, approfittando anche di un calo della Fiorentina dà luogo alla consuete ripartenze, è Hamsik in contropiede a servire Cavani che non aggancia il pallone, nonostante tutto il Matador è sempre fondamentale per il gioco di Mazzarri, spesso è in difesa sui calci piazzati dei viola, è il quarto difensore del Napoli e il suo apporto e sua generosità sono fondamentali anche quando non segna. 
Sulla fascia sinistra Zuniga e Quadrado ingaggiano un duello tutto colombiano, e al ’10 Hamsik mette in rete di testa un calcio da fermo procurato proprio da Zuniga per fallo di Quadrado, per Marek è il secondo goal in due partite e per la seconda volta è il goal che sblocca la gara.
Carattere. Forza, fisicità e ripartenze è questo il calcio di Mazzarri e del Napoli, che su un campo pesantissimo come quello del San Paolo, riesce comunque ad esprimere questo tipo di gioco. La Fiorentina è sì più penalizzata dalle condizioni del terreno, ma ormai il gioco del Napoli è un vero e proprio marchio di fabbrica. Insigne fresco della convocazione in nazionale maggiore più volte in contropiede dà la sensazione di poter essere pericoloso, è il più penalizzato dal campo ma la sua prova è positiva e non può far altro che migliorare di partita in partita. Gli azzurri continuano ad insistere in contropiede e al ’30 Pasqual respinge un calcio d’angolo mandando la palla dove non si dovrebbe mai mandare, Dzemaili dal limite dell’area è pronto e mette in rete il 2-0 che chiude l’incontro e dà al Napoli una vittoria ottenuta con le unghie e con i denti. L’ ingresso di Inler per uno spento Beherami migliora leggermente il giro palla degli azzurri.
Nei minuti finali la Fiorentina cresce grazie all’ingresso di Ljajic per El Hamdaoui, Jovetic al ’42 dal limite con un destro liftato a filo d’erba, pardon di sabbia, sigla il 2-1, non basta un terreno in cattive condizioni per offuscare la sua classe cristallina.
Il Napoli è l’anti-Juve? Per ora la  solidità e i meccanismi collaudati lo piazzano in vetta dopo due partite, a punteggio pieno con Juventus e Lazio, la strada è lunga ma la direzione da seguire è quella giusta.

s.c.

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