Napoli.
Al San Paolo Napoli e Lazio si giocano non solo i tre punti ma il titolo di “anti
Juve”. Con una vittoria gli azzurri possono raggiungere la Juventus in
classifica, la Lazio portarsi solitaria al secondo posto ad una sola lunghezza
dai bianconeri.
Nel
Napoli dopo la trasferta di Catania, le uniche novità sono rappresentate da Gamberini
per Aronica nella difesa a tre, e da Beherami che prende il posto del
connazionale Dzemaili a centrocampo. Petkovic dopo la sconfitta contro il Genoa
schiera la miglior Lazio con un 4-1-4-1: Konko, Ciani, Dias e Cavanda in
difesa, centrocampo folto con Ladesma vertice basso davanti alla difesa, Lulic,
Mauri, Hernanes e Candreva che sostituisce Gonzales dopo la botta in
allenamento, davanti manco a dirlo Miroslav Klose.
Primo
Tempo. Al ’3 minuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo Klose devia con una
mano la palla in rete, ma confessa all’arbitro di aver segnato con la mano. Questo
episodio merita una menzione particolare. Klose oltre che un campione è una
persona dal grande spessore umano. Sono pochi i calciatori realmente sportivi,
e non mancano cattivi episodi recenti, si pensi a Buffon che in Milan-Juventus
non dichiara che il goal di Muntari ha varcato la linea di porta, salvo poi confessare
tutto nel dopo gara alle “telecamere
amiche” giustificando questo suo comportamento, questo è il capitano della
nazionale italiana.
Al
‘9 un errore di Ciani favorisce Cavani, palla ad Hamsik che la gira a Maggio
che non arpiona la palla. Al’10 Cannavaro è costretto a stendere Klose,
l’ammonizione c’è tutta dato che il tedesco poteva involarsi verso la porta di
De Sanctis, al ’13 è sempre Hamsik, attivo per tutta la partita, a servire
Maggio che sbaglia l’appoggio per Cavani.
Cavani tris. Al’19 grandissimo tiro di Cavani da fuori area, la palla, leggermente deviata
da Ciani inganna Marchetti e si insacca sul secondo palo. E’ la rete con cui
Cavani raggiunge Canè e Vinicio a quota settanta goal nella classifica dei
marcatori azzurri di tutti i tempi. Al’30 il Matador va di nuovo in goal con un
tiro violentissimo da fuori area che piega le mani di Marchetti. E quando c’è
Cavani il Napoli c’è. La prestazione del Matador è di quelle da incorniciare, è
inesauribile, corre su ogni pallone e offre il solito apporto perfino come
terzino o non in difesa quando i compagni ne hanno bisogno. Forza e generosità.
Lotta a centrocampo. Behrami al posto di Dzemaili gioca
un’ottima gara recuperando un gran numero di palloni, cosa non facile data la
qualità del centrocampo della Lazio, fatto di ottimi palleggiatori come
Ledesma, Candreva ed Hernanes che gioca una partita spenta. Inler appare ancora
in difficoltà. Allo scadere del primo tempo bella azione di Hamsik sulla
sinistra, cross precisissimo per Maggio che di testa impatta male, palla alta,
ma Napoli è vivo e ha ritrovato la sua ferocia come auspicava Mazzarri in
settimana.
Secondo Tempo. La ripresa comincia con un lancio di
Cavani, triangolazione tra Hamsik e Pandev, il macedone in fuorigioco tira
comunque in porta e viene ammonito.
La Lazio si sveglia al ’54, Lulic crossa al
centro dell’area di rigore, dove non può esserci che Klose, che mette
immediatamente la palla giù, ma ritarda la conclusione favorendo la chiusura di
Behrami. Al’57 Petkovic inserisce Ederson per Mauri. Anche nella ripresa Hamsik
continua ad essere sempre presente nel gioco de Napoli, e al ’60 a centrocampo sguscia
tra due uomini, palla a Pandev fermato in fuorigioco. Ma non passa neppure un
minuto e Klose può riaprire la partita per la Lazio, girando di testa un
pallone difficilissimo su cross di Konko costringendo De Sanctis a un miracolo.
Al ’63 per Cavani è tripletta, approfitta di un cattivo allineamento difensivo
della Lazio, si ritrova solo davanti a Marchetti ,lo salta, e segna di sinistro
la sua sesta tripletta con la maglia del Napoli.
Al’69
Insigne prende il posto di Pandev, e al ’74 dribbla Marchetti costretto ad
atterrarlo in area. Rigore, per Cavani c’è addirittura la possibilità del
poker, ma il Matador dagli undici metri spedisce la palla alta. All’83 entra
Vargas per Hamsik, ma al ’90 la Lazio prova a ridurre lo svantaggio con il
solito Klose, la palla va di poco alta. Nel recupero il Napoli chiude la
partita in attacco, Vargas tira addosso
a Marchetti, poi Insigne la butta alta.
La partita termina 3-0, il Napoli grazie al
suo cannoniere si riporta al primo posto in coabitazione con la Juventus. Ora è
ufficiale Cavani e Napoli è l’anti Juve, in tutti i sensi.
s.c.
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