13/09/12

INSIGNE - NAPOLI, E' AMORE A PRIMA VISTA

Nessun tifoso, e ribadisco NESSUNO di noi, avrebbe mai potuto immaginare una cosa del genere: il ricordo del Pocho Lavezzi, il grande idolo della tifoseria napoletana, inizia pian piano a sbiadire, e la cosa più impensabile è che non Lorenzo Insigne, con la sua scalata fino alla maglia della Nazionale è stato capace di attenuare (per ora) la delusione per la partenza di Lavezzi. Sono sempre di meno quei tifosi che rimpiangono gli slalom del Pocho, quando seminava con la sua forza esplosiva gli avversari e serviva assist invitanti per Edinson Cavani. Sempre di più, invece, coloro che stravedono per il tamburino di Frattamaggiore. Anzi, c'è persino chi sostiene che l'ex pupillo di Zeman sia più incisivo negli ultimi venti metri, riesce a vedere la porta e a far gol più del suo predecessore. Insigne sta stregando una tifoseria intera mentre nel suo paese d'origine, Frattamaggiore, che vanta una lunga tradizione calcistica, nonchè una sezione arbitrale nota in ambito nazionale, l'entusiasmo è arrivato alle stelle. Gli amministratori cittadini salutarono con un manifesto murale la sua convocazione in azzurro ma l'altra sera quando Prandelli ha invitato Lorenzo a entrare in pista si è levato un urlo in tutta la cittadina. Sono in tanti a giurare che Insigne potrà far dimenticare Lavezzi nel giro di breve tempo. E i motivi sono molteplici. Non solo dal punto di vista tecnico che pure è importante, anche da quello affettivo. I tifosi si sono invaghiti di Lorenzo che ritengono uno di loro. Parla lo stesso dialetto. Possiede la stessa scaltrezza. E ha scalato la vetta provenendo da una famiglia umile. Insigne, un esempio di tenacia tipicamente napoletana. La stessa mostrata da Ciro Ferrara e dai fratelli Cannavaro. Serietà, applicazione, attitudine al sacrificio. "Difficilmente si monterà la testa e a Modena eravamo più emozionati noi che ci trovavamo in tribuna insieme con i suoi genitori che pure lui in campo. Quando è entrato sul terreno di gioco con la maglia dell'Italia, s'è levato un coro dalla tribuna, Lorenzo-Lorenzo. Evidentemente molti napoletani erano accorsi allo stadio nella speranza di vederlo debuttare", ha confessato Ottaiano, uno dei suoi procuratori. Lavezzi, comunque, resterà nella storia del Napoli di De Laurentiis. Grazie alle sue prodezze, s'è potuto registrare la scalata fino alla massima competizione europea. E grazie alla sua sfrontatezza, il Napoli si è misurato alla pari con i giganti del calcio internazionale quali Chelsea e Bayern Monaco. Ma quella insistenza nel voler cambiare aria, quella voglia di provare un'altra esperienza, per tanti napoletani ha avuto il sapore di un voltafaccia. E c'era proprio bisogno che esplodesse un altro giovane capace di infiammare il San Paolo. Se poi questo doveva essere un napoletano, ancora meglio. Insigne è già entrato nel cuore dei tifosi. Riceverà tutto il calore possibile a Fuorigrotta e tutta la comprensione necessaria. Anzi, stamattina a Torre Annunziata c'è il fratello Roberto impegnato con l'under 19 di Chicco Evani e molti tifosi saranno al Giraud per sostenere anche lui. Con la speranza che nel Napoli possa nascere una seconda dinastia dopo quella dei Cannavaro. Stavolta ancora più intrigante perchè si tratta di uomini gol. Eppure di napoletani abili sotto rete ce ne sono stati, alcuni quali Caffarelli e Muro si sono anche distinti nel Napoli del primo scudetto, altri invece si sono persi per strada. Gli Insigne, invece, difficilmente si perderanno perchè hanno la testa sulle spalle e una famiglia onesta e laboriosa che ha insegnato loro a stringere i denti per raggiungere un traguardo.

fonte:Corriere dello Sport

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