Per la gioia di mogli e fidanzate non appassionate di calcio questo sarà un week-end tranquillo senza il monopolio della serie A. Campionati fermi per gli impegni di Brasile 2014 e barriere del tifo abbattute a favore dell’unità nazionale. C’è chi conferma quanto di buono fatto in campionato (Inler e Zuniga) e chi ha mandato una controfigura (Maggio e Cavani). I vari allenatori si organizzano con decine di tv pur di seguire tutti i propri giocatori in giro per il mondo, conciliando alla meglio i fusi orari. Mazzarri, che è un perfezionista, già sta preparando la gara col Parma e quella con l’AIK di Europa League. In quest’ottica di doppio impegno ravvicinato e ritorno dalle Nazionali non sarebbe il caso di pensare già ad un attento turn-over? Nei ritiri delle nazionali si sa che l’aspetto fisico è messo in secondo piano, si punta molto sull’affiatamento dei singoli e in lunghe sedute di tattica per affrontare l’avversario di turno. Quindi aspettiamoci leggerissimi cali di tenuta (non dimentichiamo che per il Napoli la stagione è iniziata l’11 agosto) e per alcuni anche lo scotto del jet-lag. Il Napoli ha sempre dimostrato di essere all’avanguardia in questo senso, con sedute personalizzate e attenti programmi anti-infortuni. Ma l’anno scorso proprio l’impegno della Champions con incontri ravvicinati e un turn-over poco ragionato ci ha fatto perdere punti preziosi. L’organico degli azzurri è nettamente migliorato nella sua totalità con la doppia copertura su ogni singolo ruolo ed è quindi giunto il momento di sfruttare questo vantaggio. Gare come quelle contro il Chievo a Verona con 8 giocatori su 11 cambiati rispetto alla gara precedente non devono più capitare. Spazio ai vari Rosati, Gamberini e Mesto che hanno lavorato a Castelvolturno con lo staff di Mazzarri. Sarà dura tener fuori gente come Inler o Zuniga ma è giunto il momento di far capire anche agli avversari che il Napoli è pronto a recitare un ruolo da attore protagonista su tutti i fronti.
s.s.
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