E qui scopriamo un nuovo Fassone, come si evince dalle parole pronunciate dal dirigente nerazzurro venerdì: "Ho trovato qui la certezza di credere in dei valori specifici come etica e trasparenza. Non sono solo parole, ma fanno parte del DNA di questa società che io sto imparando a conoscere. Nel momento in cui scelgo quei valori e so che la mia società è associata a quei valori, so che il mio prodotto può fare strada, non soltanto in Italia, ma in ambito internazionale".
Ci piacerebbe sapere, a questo punto, se quando Fassone lavorava per la Juventus o per il Napoli non credeva nell'etica e nella trasparenza. Sembrerebbe proprio così, visto che lui stesso afferma di aver trovato all'Inter la certezza di credere in determinati valori. E allora, come seconda curiosità, ci piacerebbe sapere quali comportamenti non etici e non trasparenti ha messo in pratica, o ha visto mettere in pratica, quando era alla Juventus o al Napoli. In mancanza di risposte, per il momento l'ipotesi più probabile ci sembra quella del 'voltaggabana', a parole, dell'etica. Del tipo: ho sempre creduto nell'etica e nella trasparenza, e ho sempre agito di conseguenza, ma dire di avere imparato a credere in determinati valori da quando sono all'Inter, la società degli onesti e degli smoking bianchi, fa molto più cool. E ti fa perdonare, da parte della tifoseria nerazzurra, il passato juventino...
fonte:www.calciomercato.com
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