Quest'oggi ospite speciale del salottino di Radio Marte, il Matador, Edinson Cavani. Numerosi gli argomenti toccati dall'attaccante azzurro e della nazionale uruguaiana. Di seguito riportiamo i tratti principali della sua intervista.
Dove hai visto la partita?
"La stagione è iniziata
bene per tutta la squadra, siamo partiti bene e speriamo di continuare così.
Anche ieri ho sentito la partita come se fossi stati in campo, con la voglia di
voler vincere e godendomi ogni momento bello di questo Napoli".
Centro presenze dall'Elfsborg a oggi...
"Non sapevo che la prossima partita
sarà la mia centesima presenza in maglia azzurra, mi fa molto piacere. Tengo
tantissimo a questa città e a questi colori. Dalla prima partita contro
l’Elfsborg all’ultima non è cambiato niente per me, la cosa importante è che
sono cresciuto e che i miei compagni sono sempre al mio fianco. C’è stata una
crescita sia da parte mia che della società. La mia media gol? Il mister mi ha
dato un grande aiuto in merito, mi ha aiutato molto all’inizio facendomi
arrivare qui a Napoli e facendomi giocare nel ruolo a me più congeniale".
Voci di un possibile addio...
"Ho sempre detto che le cose si fanno
in due, quest’anno i giornali e i media hanno più volte parlato di una mia
partenza, vi dico che in questi anni qui a Napoli qualche volta ho sentito
l’esigenza di guardare anche fuori dai confini della città, ma il rinnovo è
stata la scelta giusta".
Le aspettative su quest'anno...
"L’ho sempre detto, vincere con una
squadra come il Napoli è fantastico, ha un sapore diverso. Penso che per ora
abbiamo dimostrato di essere preparati a lottare per qualcosa di importante,
ora bisogna solamente giocare partita per partita e tirare le somme alla fine.
Quest’anno siamo più maturi, e per me è fondamentale, soprattutto per squadre
come la nostra che hanno un calendario così fitto di impegni. Vi posso
assicurare che c’è una forte rivalità Napoli e Juventus, le vittorie contro i
bianconeri sono qualcosa di speciale".
Il ricordo amaro di Pechino...
"E’ una delusione che mi è rimasta
dentro, ma dobbiamo guardare avanti vendicandoci già nella prossima partita il
20 ottobre contro i bianconeri".
Su Edu Vargas...
"La tripletta di ieri è stata
importantissima, non solo dal punto di vista realizzativo, ma dal punto di
vista morale. Edu ci tiene tanto a portare in alto i colori del Napoli, si
merita questa gioia che gli darà una spinta e una sicurezza in più per andare
avanti e continuare a crescere".
Chi preferisci, Pandev o Lavezzi?
"Mi mettete in difficoltà (ride ndr.),
meglio un tridente con Goran e Pocho. Credo che il Mister cerchi di trovare i
meccanismi più adatti per ogni partita, non sono cambiate tante cose dall'anno
scorso, il sistema è sempre lo stesso e cechiamo di dare il meglio".
Le emozioni azzurre del Matador...
"Ho vissuto tantissimi momenti belli,
ma la finale è stata qualcosa di incredibile, abbiamo vinto contro la Juve e
conquistato la coppa. Per me è il momento più bello qui a Napoli. Il gol più
bello, la rete del 4-1 contro il Cesena due anni fa, fu un tocco stupendo. Ci
tengo tanto a fare bene con il Napoli, sia come calciatore che come compagno di
lavoro di tutti quelli che lavorano nel Napoli. Sogno di lasciare un segno
indelebile nella memoria dei tifosi azzurri, so che questa città non dimentica
facilmente, e proprio per questo voglio essere protagonista. Nel tempo libero
sto con la mia famiglia senza troppo stress, passiamo molto tempo a casa,
pregando anche. Il gol più difficile, quello con il Lecce: era il 93° minuto e
le gambe mi scoppiavano ed eravamo tutti stanchi, sono rimasto in piedi in quei
2-3 dribbling e ho tirato da lontanissimo".
Il Matador con Napoli e il napoletano...
“Ho imparato tutte le parolacce, e in più
capisco tutte le parole in napoletano. Dal punto di vista extra calcistico vi
svelo che prima delle partite e soprattutto prima della finale contro la
Juventus ho sentito la canzone di Guido Lembo "Napoli è" che mi
carica tantissimo”.
r.m.
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