Parliamoci chiaro, senza giri di parole o falsi perbenismi: vedere l’Udinese eliminata dal modesto Braga, seppur ai rigori, e la Juventus pescare nel sorteggio gli sconosciuti danesi dal nome impronunciabile ci ha fatto ripensare a quell’assurda sconfitta di Bologna e al treno perso per la Champions. Ancora vivo il ricordo dell’urlo di Cavani dopo la doppietta al City o l’abbraccio a Inler a Villareal. Napoli fermato solo dal Chelsea, futura regina d’Europa, dopo un gara di ritorno persa solo per inesperienza e forse anche per paura. Attenzione non siamo qui per fare campanilismo, fare gli uccelli del malaugurio (non è decisamente nel NOSTRO stile) o “snobbare” l’Europa League (resta comunque un importante trofeo continentale) ma vorremmo tanto essere ancora lì alla luce di quanto fatto vedere l’anno scorso proprio in Champions. E allora per far sparire l’amaro dalla bocca occorre una buona caramella. Una caramella da scartare lentamente: in 38 movimenti. Il primo è andato e siamo sulla buona strada. Quest’amaro è la molla che ci deve far scattare. Il fine palato napoletano deve riassaporare il dolce sapore della vittoria. Mancano meno di 24 ore alla chiusura del calcio-mercato e all’inizio di un altro week-end di campionato. Lasciamo ad altri i contratti e le firme, noi concentriamoci sul campo e sull’avversario. Nell’aria ancora rimbomba l’urlo del San Paolo: DECIEEEEEMPIOOOOONS!
s.s.
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