24/09/12

I SOLITI IDIOTI


Non faremo una recensione sul film campione d’incassi della scorsa stagione, ma punteremo il dito contro chi ha aspettato il primo passo falso del Napoli per iniziare a criticare. 3 vittorie di fila, 4 se consideriamo la gara di coppa, e tutti a osannare il Napoli ed eleggerlo ad unico rivale della Juve. Pareggio scialbo in superiorità numerica e il Napoli torna la squadretta del primo anno di A dell’era De Laurentiis. Napoli Focus ieri ha semplicemente raccontato una partita, dato le proprie considerazioni e lasciato, come sempre, spazio ai commenti dei lettori. Nessuno della nostra redazione si è travestito da uccello del malaugurio o da accusatore, ma non tutti dai giornalisti ai tifosi (alcuni) si sono comportati allo stesso modo. Torniamo da una trasferta insidiosa (il Catania ha pareggiato con la Roma all’Olimpico e vinto di forza con il Genoa), e storicamente sfortunata, con un punto in più in classifica, senza subire gol (anche se per poco non succedeva il patatrack) ma con una prestazione da 4 in pagella. E allora? Ora sono tutti brocchi? Ci mancano Lavezzi e Gargano? Insigne non è pronto e Pandev è fuori condizione? L’anno scorso la Juve pareggiò in casa con Bologna e Cagliari eppure a fine anno ha vinto lo scudetto e nessuno più si ricordò di quelle partite. Il problema non è steccare una partita, ma riconoscere gli errori e correggerli. Qualche lettore attento dirà che anche noi ieri abbiamo parlato di punti buttati, di prestazione non all’altezza e che una squadra che punta allo scudetto queste partite deve vincerle. E’ verissimo, ma non abbiamo mai sconfessato il lavoro di Mazzarri o della società. Abbiamo rilevato degli errori, tipo i cambi in ritardo o l’atteggiamento di qualche giocatore, e li abbiamo commentati. La crescita di una squadra passa per punti presi in condizioni non favorevoli (avversari che si difendono in 10) o con una vittoria giocando male (tipo la gara casalinga con i viola), ma passa anche per una crescita mentale per capire i propri limiti e superarli. Negli anni scorsi soffrivamo le squadrette, con rispetto parlando ma il gioco del calcio consiste nel fare gol e non di proteggere la porta come se fosse la cassaforte di Fort Knox, che si difendevano in 11 e si chiudevano in difesa e tutti, Mazzarri compreso, speravamo che quest’anno avessimo superato quest’ostacolo. Purtroppo la gara di ieri ci ha smentito, ma è da stupidi stare a crocifiggere la squadra. Il tifoso ha il diritto di criticare (in modo costruttivo e civile) la squadra, ma allo stesso tempo ha il dovere di sostenerla. I gufi lasciamoli fare agli altri, quelli che vivono nella nebbia; noi abbiamo il sole, facciamo gli usignoli!


s.s.

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